ENAC: Ente Nazionale per l'Aviazione Civile

Comunicato Stampa n. /2009

ENAC: NORMATIVA ITALIANA PREVEDE EQUIPOLLENZA DOCUMENTI DI RICONOSCIMENTO - LA COMPAGNIA RYANAIR È TENUTA AL RISPETTO DELLA NORMATIVA VIGENTE

Con riferimento al mancato riconoscimento da parte della compagnia Ryanair di alcuni documenti di identità dei passeggeri italiani, l’ENAC rende noto che il Direttore Generale Alessio Quaranta la scorsa settimana ha inviato alle Direzioni Aeroportuali dell’Ente una comunicazione in cui chiede ai Direttori di aeroporto di attivare le iniziative di competenza per far applicare e rispettare il quadro normativo nazionale (DPR 851/1967 e DPR 445/2000) in materia di documenti di identità e di riconoscimento.

La compagnia Ryanair, infatti, nell’atto del riscontro tra il nominativo sul biglietto e il documento di identità previsto dalle procedure di sicurezza - intesa come security -, accetta solo alcuni documenti determinando in tal modo disagi e disguidi a danno dei passeggeri che non hanno con sé il passaporto o la carta di identità, ma che sono muniti di altri documenti di identità validi in Italia.

L’ENAC sostiene l’imperatività delle norme di riferimento in tema di equipollenza dei documenti dato che la verifica dell’identità del passeggero attiene a profili di pubblica sicurezza e che, pertanto, le disposizioni relative non possono essere derogate dalle parti in ambito contrattuale, in quanto trattasi di norme di diritto pubblico.

Il passeggero, pertanto, ha la possibilità di dimostrare la propria identità anche attraverso documenti diversi dal passaporto e dalla carta di identità, secondo quanto previsto dall’ordinamento italiano.

L’Ente, inoltre, nel ricordare alla compagnia l’obbligo dell’osservanza della normativa vigente, evidenzia come sia del tutto infondato e pretestuoso il passaggio, attribuito all’Amministratore Delegato di Ryanair nell’ambito di una conferenza stampa svoltasi questa mattina, relativo alla presunta violazione delle norme di sicurezza da parte dell’ENAC. Il piano nazionale di sicurezza, infatti, prevede che vengano accettati i documenti in corso di validità, senza individuare il passaporto o la carta d’identità, ma rimandando alla normativa nazionale l’individuazione di tali documenti.

Pertanto, le dichiarazioni odierne attribuite all’Amministratore Delegato della compagnia irlandese suscitano nei passeggeri un allarmismo infondato sul tema della sicurezza del volo, tema che non è affatto chiamato in causa nell’atto del riscontro tra nominativo sul biglietto di viaggio e il documento di riconoscimento.

L’ENAC, infine, rende noto di aver ricevuto alcune segnalazioni da parte di persone che si sono imbarcate in vari aeroporti nazionali, anche in possesso di documenti diversi dal passaporto e dalla carta d’identità, da cui sembrerebbe che la compagnia Ryanair talvolta riesca a superare i presunti problemi di sicurezza ricorrendo al pagamento di una penale per i passeggeri in possesso di altri documenti di riconoscimento.

Roma, 17-11-2009