ENAC: Ente Nazionale per l'Aviazione Civile

Comunicato Stampa n. /2009

IL DIRETTORE GENERALE QUARANTA SCRIVE A RYANAIR RIBADENDO LA POSIZIONE DELL’AUTORITÀ PER L’AVIAZIONE CIVILE E RICHIAMANDO LA COMPAGNIA AL RISPETTO DELLE LEGGI E DEI RUOLI - LA DECISIONE DI SOSPENDERE LE ROTTE È SCELTA COMMERCIALE DELLA COMPAGNIA

Il Direttore Generale dell’ENAC, Alessio Quaranta, ha inviato ieri una lettera all’Amministratore Delegato della compagnia Ryanair, Micheal O’Leary, ribadendo le posizioni dell’Ente in merito al provvedimento sull’equipollenza dei documenti di identità e riconoscimento emanato in base all’articolo 35 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, e confermato dall’ordinanza del TAR del Lazio del 17 dicembre u.s.

Il provvedimento si era reso necessario ad esclusiva tutela dell’utenza a seguito delle numerose segnalazioni ricevute proprio da passeggeri di Ryanair che lamentavano disparità di trattamento rispetto alle altre compagnie aeree nei voli domestici, nonché disagi e disguidi a danno dei passeggeri stessi che non avevano con sé il passaporto o la carta di identità, ma che erano comunque muniti di altri documenti di identità validi in Italia.

Qui di seguito si riportano alcuni stralci della lettera inviata ieri dal Direttore a Ryanair.

Il Direttore Generale ha evidenziato, innanzitutto, che ogni Stato civile fondato sul diritto, come quello italiano, si basa sul principio che tutti i soggetti che ivi operano sono soggetti alle leggi nazionali vigenti, regola che vale, nel caso di specie, sia per i vettori, quanto per l’ENAC stesso.

“In ossequio a tale principio l’ENAC è intervenuto con i noti provvedimenti, impugnati dinanzi al TAR del Lazio, per far rispettare una norma di legge di carattere imperativo.

Non si è trattato di atti a contenuto discrezionale ma di atti vincolati, atteso che le norme nazionali non possono essere oggetto di deroghe a favore di nessun soggetto”.

“ … ad oggi, l’operato di ENAC, sebbene in una fase cautelare, è stato ritenuto legittimo da un tribunale nazionale.

Ogni altra considerazione da parte di Ryanair appare superflua ed irrispettosa del sistema giurisdizionale italiano”.

Il fatto che l’ENAC minerebbe alla sicurezza dei voli appare pretestuoso considerato che l’equipollenza dei documenti di riconoscimento viene imposta da una previsione normativa non derogabile da parte dell’ENAC, se non a seguito di specifiche indicazioni delle competenti autorità pubbliche.

“….Pertanto il riferimento ad una riduzione dei livelli di sicurezza aerea dovuta agli effetti dell’ordinanza impugnata risultano essere pretestuosi ed in contrasto con le determinazioni delle pubbliche autorità nazionali preposte a garantire la sicurezza aerea”.

“ …. non si comprende quanto affermato in merito al fatto che le condizioni sui documenti di riconoscimento praticate da Ryanair sono accettate da tutti i passeggeri.

In primis l’ENAC è stata sollecitata ad intervenire proprio dai passeggeri di Ryanair che evidentemente non riconoscono la legittimità delle condizioni di cui sopra e che si sono sentiti lesi dei propri diritti.

Inoltre, nel caso in cui corrispondesse al vero che le condizioni imposte da Ryanair sono realmente accettate da tutti i passeggeri, non si vede quale possa essere l’effetto negativo dell’ordinanza impugnata atteso che gli effetti della stessa non avrebbero incidenza alcuna”.

“…. In merito al fatto che Ryanair intenderebbe sospendere temporaneamente i servizi domestici a partire dal 23 gennaio 2010 si ribadisce che le scelte commerciali dei vettori ricadono nella loro esclusiva competenza nell’ambito della responsabilità delle proprie scelte di politica aziendale.

Prendere a pretesto per la sospensione dei servizi il richiamo di ENAC alla applicazione della legge, peraltro ossequiata da tutti i vettori che operano in Italia, significa adottare una politica commerciale non corretta e trasparente nei confronti dei passeggeri con le conseguenze che ne possono derivare”.

Il Direttore Quaranta conclude la lettera chiedendo alla compagnia irlandese di rapportarsi “…con la pubblica autorità aeronautica, rappresentata dall’ENAC, e con le altre istituzioni nazionali nel rispetto dei principi stabiliti dalle leggi e dei rispettivi ruoli”.

L’ENAC rende noto, infine, di essere in contatto con il Ministero dell’Interno per valutare ogni possibile evoluzione della materia.

Roma, 29-12-2009