ENAC: Ente Nazionale per l'Aviazione Civile

Comunicato Stampa n. 46/2012

LETTERA DEL PRESIDENTE RIGGIO AL CORRIERECONOMIA IN MERITO ALL’ARTICOLO ODIERNO SULL’AUTORITÀ DEI TRASPORTI

Il Presidente dell’Enac Vito Riggio ha inviato una lettera al Direttore del Corriere della Sera in merito all’articolo pubblicato in data odierna sul CorrierEconomia, a firma di Sergio Rizzo, intitolato “Trasporti - L’Authority fantasma – Dai taxi agli aerei: troppi nemici”.

Nella lettera, il Presidente Riggio scrive al giornalista:

“In relazione alla Sua preoccupazione circa eventuali resistenze dell’Ente che presiedo, o mie personali, in ordine alla costituzione dell’Autorità dei trasporti, vorrei rassicurarLa, se mai ce ne fosse bisogno, della piena adesione mia e degli organi dell’Enac alle decisioni del governo e del Parlamento.

A questo ci porta non solo l’attuazione del principio di legalità, ma anche il rispetto dovuto all’Istituzione parlamentare della quale, come Lei ricorda, sebbene per breve tempo, sono stato parte.

In verità sono anche stato membro del governo Ciampi e di entrambe queste esperienze conservo un’enorme gratitudine e un fermo orgoglio.

Peraltro, evidenzio che l’attuale assetto normativo prevede che la competenza finale per l’attuazione delle tariffe aeroportuali sia in capo al governo e non certo all’Enac, Ente al quale compete solo la predisposizione dei contratti di programma con i gestori aeroportuali che devono essere approvati, appunto, da parte del governo stesso.

Da professore universitario di Diritto pubblico ho avuto il privilegio di essere nominato presidente dell’Enac da due governi, il governo Berlusconi e il governo Prodi, con un’indicazione accolta con parere favorevole delle competenti Commissioni Parlamentari, con scrutinio segreto, entrambe le volte superiore ai due terzi.

Converrà, quindi, che se proprio di “regno” si deve parlare, si tratta almeno di una monarchia temperata dal consenso parlamentare, dalla presenza di un Consiglio di Amministrazione prima di 6 oggi di 4 membri, come da Decreto del Presidente della Repubblica n.188 del 5 ottobre 2010, e dagli ampi poteri attribuiti dalla legge in esclusiva al Direttore Generale, Anche di ciò sono grato, dato che mi ha consentito di svolgere in piena autonomia e integrità il non facile ruolo assegnatomi, aiutato da un’organizzazione ben diretta che in questi anni ha sempre fatto il suo dovere”.

Roma, 14-05-2012