ENAC: Ente Nazionale per l'Aviazione Civile

Comunicato Stampa n. 33/2013

DICHIARAZIONI DEL PROF. RIGGIO IN MERITO ALLE NOMINE PRESSO GLI ENTI PUBBLICI

In merito al dibattito in corso su criteri e modalità delle nomine presso gli Enti pubblici, il Commissario Straordinario dell’Enac Vito Riggio dichiara quanto segue:

“Per quanto riguarda l’Enac, Ente pubblico dotato della più ampia autonomia nell’ambito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ricordo che la legge istitutiva prevede che gli organi dirigenti, e in particolare il Presidente, abbiano una riconosciuta competenza nel settore del trasporto aereo.

Tale competenza non solo deve essere certificata tramite l’esibizione pubblica di un adeguato curriculum, ma è sottoposta altresì ad un esame da parte delle competenti Commissioni di Camera e Senato, chiamate a esprimere un parere anche attraverso appositi auditing.

La legge, inoltre, ha previsto, con un ampio dibattito e un’attenta valutazione in sede parlamentare, che si possa svolgere il ruolo di Presidente dell’Enac per due mandati oltre il primo.

Tocca ovviamente al Governo la valutazione circa l’opportunità di avvalersi di questa possibilità, fermo restando l’approfondito esame richiesto sul merito dei candidati, anche attraverso valutazioni comparative in ordine alle esperienze maturate e ai risultati conseguiti.

Ricordo ancora che l’Enac ha presentato bilanci costantemente in attivo negli ultimi 12 anni; ha svolto il ruolo di autorità unica di regolazione, vigilanza e controllo del settore aeronautico ai sensi del vigente Codice della navigazione aerea; ha approvato le concessioni totali; ha elaborato il Piano Nazionale degli aeroporti; fino all’istituzione dell’Autorità dei Trasporti ha approvato i contratti di programma fin quando gli è stato consentito.

Aggiungo anche che, in relazione alle attuali condizioni del Paese e della Finanza pubblica, ritengo doveroso che le funzioni pubbliche, qualora si goda di un trattamento economico di attività o di quiescenza a carico dello Stato, vengano svolte a titolo rigorosamente gratuito. Questa è la posizione alla quale mi atterrò nel caso in cui il Governo voglia conferirmi ulteriormente l’onore di svolgere in qualunque campo un servizio pubblico”.

Roma, 03-06-2013