ENAC: Ente Nazionale per l'Aviazione Civile

Comunicato Stampa n. /2001

FERMO OPERATIVO DELLA AIR SICILIA

Un recente audit di sorveglianza tecnica dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile presso la Air Sicilia ha rilevato un certo numero di mancanze nell’applicazione delle prescrizioni di navigabilità sui Boeing 737 utilizzati dalla compagnia. A seguito di ciò ed in ottemperanza al mandato istituzionale dell’ENAC di salvaguardia degli standard di sicurezza del volo, è stato deciso un provvedimento di fermo operativo della società di navigazione aerea siciliana con decorrenza 20 febbraio 2001.

I Boeing 737 erano infatti immatricolati in Irlanda con la formula della “locazione” (dry lease) che contrattualmente li vincolava alla società Rancemont Limited, con delega di sorveglianza di navigabilità affidata all’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile per operare sul territorio italiano.

Inoltre, in contemporanea con l’ispezione tecnica dell’ENAC, l’autorità di navigabilità irlandese comunicava all’Ente stesso che la società Rancemont Limited aveva rescisso il contratto di leasing, e che pertanto, ritirava la delega di sorveglianza demandata all’autorità italiana.

Come conseguenza dei fatti sopra descritti, la società Air Sicilia ha perso l’esercenza degli aeromobili Boeing 737. Si precisa, inoltre, che al momento, l’Air Sicilia è impossibilitata anche all’utilizzo di un ATR 42 in suo possesso, inoperativo per necessità di carattere tecnico-manutentivo.

A seguito dei fatti occorsi, la compagnia aerea siciliana ha sfiduciato la propria struttura tecnica ritenuta responsabile della mancata applicazione delle prescrizioni di navigabilità, fatto di cui l’ENAC ha preso atto richiedendo quindi all’Air Sicilia di nominare una nuova struttura e nuovi responsabili in possesso dei requisiti accettabili dall’autorità dell’aviazione civile, condizione indispensabile per il ripristino delle certificazioni.

Roma, 21-02-2001