ENAC: Ente Nazionale per l'Aviazione Civile

Comunicato Stampa n. /2006

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL’ENAC A CONCLUSIONE DELL’AUDIT DELL’ICAO PER LA VERIFICA DELL’INTERO SISTEMA DELL’AVIAZIONE CIVILE IN ITALIA IN TEMA DI SAFETY

Il Consiglio di Amministrazione dell’ENAC, riunitosi in data odierna, ha preso atto dei primi risultati emersi a seguito dell’audit dell’ICAO (International Civil Aviation Organization, organismo dell’ONU che riunisce le autorità per l’aviazione civile dei 189 Paesi membri) che si è svolto nel nostro Paese tra il 15 ed il 25 maggio, concludendosi, per l'appunto, questa mattina.

L’audit, condotto sull’intero sistema dell’aviazione civile italiana, rientra nel programma denominato UNSOAP, Universal Safety Oversight Audit Program, ovvero una serie di visite programmate sui 189 Stati aderenti, con il fine di verificarne la rispondenza agli standard previsti dallo stesso ICAO per gli aspetti di sicurezza, intesa come safety. L’Italia riceve tale visita per la seconda volta, la prima è stata nel 2002.

L’audit ha coinvolto tutto il settore, ovvero, le istituzioni, la società per la navigazione aerea, i vettori aerei, le società di gestione aeroportuale, i costruttori ed i manutentori. La visita è stata effettuata da un team composto di 7 persone, di cui 6 specialisti dell’ICAO ed un osservatore dell’EASA, l’agenzia che sovrintende la safety in Europa.

Il Consiglio di Amministrazione dell’ENAC, ascoltata la relazione preliminare sui risultati della visita, ha espresso soddisfazione per il riconoscimento positivo ricevuto da parte del team ICAO sull’assetto normativo e procedurale ormai consolidato da parte dell’Ente.

L’ENAC ha ricevuto, in particolare, l’apprezzamento dal team in merito ai progressi raggiunti negli ultimi due anni nel settore aeroportuale in Italia con il conseguimento dell’obiettivo della certificazione di quasi tutti gli aeroporti nazionali.

L’ICAO ha evidenziato con favore anche l’estensione delle competenze dell’ENAC nel settore della regolazione e del controllo dell’esercizio dello spazio aereo che permettono all’Ente di operare pienamente come autorità unica della navigazione aerea.

Il Consiglio di Amministrazione, tuttavia, esprime preoccupazione per il principale rilievo mosso da parte del team dell’ICAO relativo alla grave carenza di risorse umane da dedicare al settore dei controlli di sicurezza (safety); particolare limitatezza di organico è stata rilevata nel numero degli ingegneri e dei piloti.

Sull’argomento il Consiglio evidenzia di avere più volte sollecitato la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti affinché l’Ente venisse autorizzato a procedere con l’assunzione delle professionalità necessarie a garantire il presidio della sicurezza.

Il Consiglio ha, quindi, invitato il Presidente Riggio a sottoporre al più presto il problema dell’insufficienza di organico al nuovo Ministro dei Trasporti, prof. Alessandro Bianchi, per individuare le soluzioni più rapide ed opportune atte a rassicurare l’ICAO su questo delicato tema.

Il team ICAO ha rilevato, inoltre, che il nostro Paese non rispetta gli obblighi derivanti dalla sottoscrizione della Convenzione di Chicago circa l’indipendenza tra l’indagine tecnica svolta dalla ANSV, Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo, e l’indagine giudiziaria svolta dalla Magistratura. In particolare, l’ICAO evidenzia che la prevalenza dell’indagine giudiziaria su quella tecnica costituisce una forte limitazione circa la rapida conoscenza delle cause che hanno determinato gli incidenti, conoscenza necessaria per fare prevenzione.

Tra i rilievi mossi dal team ICAO vi è anche l’assenza di un soggetto unico responsabile per il settore della medicina aeronautica, nonché la conseguente sovrapposizione di competenze tra l’ENAC, l’Aeronautica Militare ed il Ministero della Salute.

Anche in questo caso il Consiglio non può che prendere atto del rilievo mosso e segnalare che l’ENAC è già stato promotore di una iniziativa volta all’emissione di un apposito decreto del Presidente della Repubblica atto a risolvere il problema della medicina aeronautica. L’iniziativa, purtroppo, non ha completato l’iter ne

Roma, 25-05-2006