ENAC: Ente Nazionale per l'Aviazione Civile

Comunicato Stampa n. /2002

FAA ED ENAC SI CONFRONTANO SULLE PARTI AERONAUTICHE NON APPROVATE

L’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile e la FAA - Federal Aviation Administration -, l’autorità per l’aviazione civile degli Stati Uniti, hanno organizzato un incontro sul tema delle immissioni sul mercato nazionale ed internazionale di parti aeronautiche non approvate, le cosiddette bogus parts.

Al meeting partecipano i vertici dell’ENAC, il Presidente Alfredo Roma ed il Direttore Generale Pierluigi di Palma, il responsabile del Dipartimento Sicurezza dell’Ente, Silvano Imparato, il responsabile del programma Suspected Unapproved Parts di Washington, Mr. Kenneth Reilly, il responsabile dell’ufficio FAA in Europa con sede a Francoforte, Mr. William Adams, nonché rappresentanti FAA presso l’ambasciata americana di Roma.

Quello delle parti aeronautiche non approvate è un fenomeno molto complesso da tenere adeguatamente sotto controllo, al fine di non provocare un indebolimento nella catena della sicurezza.

L’incontro nasce da un’esigenza di confronto e collaborazione su questo tema tra l’ENAC e la FAA, quale autorità per l’aviazione civile inizialmente coinvolta nel fenomeno delle bogus parts e pertanto detentrice di approfonditi elementi di conoscenza da trasferire ad altre autorità, sia sulla casistica e incidenza del fenomeno, sia sulla regolamentazione dello stesso.

Nei mesi scorsi, tra l’altro, ha preso il via in Italia un’indagine della magistratura, alla quale l’ENAC ha dato e continua a dare ampia collaborazione e che ha portato alla luce alcuni casi di aziende italiane di prodotti aeronautici che talvolta hanno commercializzato, anche nel resto del mondo, ed in particolare negli Stati Uniti, parti non idonee all’installazione o con documentazione contraffatta. Da quanto emerso al momento, tali distributori oltre ad acquistare parti non idonee all’installazione o di scarto alienate da altre imprese o operatori aeronautici, le avrebbero immesse sul mercato senza i necessari interventi di rimessa in efficienza e producendo documentazione falsa.

L’ENAC ha denunciato il rilevamento di tali casi alla comunità internazionale, attraverso dei warning indirizzati alle autorità per l’aviazione civile dei Paesi membri dell’ICAO e a tutti gli operatori del settore, al fine di assumere le necessarie azioni di tipo ispettivo e regolamentare.

Nello specifico, è stato richiesto alle compagnie aeree ed alle società di manutenzione del settore di eseguire accurati controlli sui propri aeromobili e nei propri magazzini al fine di verificare la presenza e la tipologia di eventuali pezzi di ricambio non conformi alle norme di aeronavigabilità.

L’ENAC ha immediatamente intrapreso una serie di iniziative atte ad enfatizzare ed ordinare, in un sistema omogeneo, la regolamentazione e le attività di controllo sulla distribuzione delle parti e dei prodotti aeronautici. Tra le iniziative principali si elencano:

- elaborazione di un sistema di maggior controllo di distributori e broker;

- maggiore responsabilizzazione degli operatori (parte finale della catena) sulle parti aeronautiche acquistate da distributori e broker;

- introduzione di nuove regole per i dipartimenti acquisti e controllo della qualità degli operatori;

- determinazione di procedure per rendere definitivamente inutilizzabili i materiali di scarto;

- procedure per lo smantellamento degli aeromobili non più in servizio o coinvolti in incidenti.

Contemporaneamente, l’Ente ha avviato azioni ispettive coordinate da personale specializzato.

L’ENAC, inoltre, intende sensibilizzare l’opinione pubblica ed il mondo politico su un fenomeno, attualmente sotto controllo, ma che va monitorato di continuo, anche con il potenziamento dei punti sopra elencati. A conclusione dei lavori, l’Ente riferirà in sede JAA per l’elaborazione delle opportune JAR (Joint Aviation Requirements). Infatti, quello delle bogus parts è un problema che riguarda l’intero mondo dell’aviazione e come tale va regolamentato anche dagli appositi organismi internazionali, come l’ICA

Roma, 10-04-2002