Comunicato Stampa n. 10/2013
IL VICE DIRETTORE GENERALE DELL’ENAC SULL’INCIDENTE DEL 2 FEBBRAIO: L’INTERVISTA SU ENAC CHANNEL SU YOUTUBE
Benedetto Marasà, Vice Direttore Generale dell’Enac, fa il punto sull’incidente che ha coinvolto un Atr 72 in atterraggio a Fiumicino il 2 febbraio 2013 con una video intervista pubblicata dall’Enac sul proprio canale multimediale ‘Enac Channel su YouTube’, canale raggiungibile anche dal portale www.enac.gov.it.
Nella video intervista, il Vice Direttore spiega qual è il ruolo dell’Enac in caso di inconveniente grave o di incidente aereo; fa riferimento alle ispezioni e ai controlli che l’Enac ha effettuato sulla compagnia Carpatair; espone in cosa consistano gli accordi di ‘dry lease’ e ‘wet lease’; chiarisce che il passeggero deve essere informato nel caso in cui l’aeromobile che opera un volo non appartenga alla flotta della compagnia da cui ha acquistato il biglietto.
In merito ai controlli di sicurezza, il Vice Direttore sottolinea che la Carpatair, essendo un compagnia rumena, è sotto la giurisdizione tecnica e amministrativa dell’autorità della Romania. Sugli aeromobili in transito negli aeroporti nazionali, l’Enac, in quanto autorità competente sullo Stato italiano, può effettuare ispezioni di rampa, che rientrano nel programma denominato SAFA (Safety Assessment of Foreign Aircraft). Nel 2012 gli aeromobili della Carpatair sono stati ispezionati 9 volte, mentre altre due ispezioni sono state effettuate nel corso del 2013 proprio sugli Atr 72. In alcuni casi sono state riscontrate delle anomalie che non inficiavano la sicurezza delle operazioni di volo e che comunque sono state immediatamente corrette.
Gli accordi di wet lease sono disciplinati dal Regolamento Comunitario n. 1008 del 2008. Quando tra due compagnie si stipula un contratto di wet lease, il vettore che cede l’aereo continua ad operare con il proprio equipaggio. L’autorità di controllo è la stessa del Paese in cui l’aereo è stato registrato.
Nel caso di Carpatair l’autorità dell’aviazione civile della Romania ha la responsabilità della verifica delle condizioni di navigabilità e anche dell’addestramento e della qualificazione dell’equipaggio e del personale di cabina.
Il wet lease comunitario non è soggetto ad alcuna restrizione. In Italia, invece, l’Enac ha instaurato un regime di verifiche che prevedono un’autorizzazione amministrativa documentale che deve essere rilasciata dall’Ente. Il vettore nazionale che riceve l’aereo da una compagnia comunitaria deve assicurare un monitoraggio sulle operazioni dell’aereo in wet lease facendo verifiche sull’operatività, sugli inconvenienti, sulla capacità della compagnia estera di svolgere un servizio in accordo con gli standard della compagnia nazionale. Tutto ciò viene riportato periodicamente all’Enac che può fare controlli a campione.
In merito alle informazioni che il passeggero deve ricevere su chi realmente effettua il volo, il riferimento è il Regolamento Comunitario n. 2111/2005 che prevede che il passeggero sia informato al momento della prenotazione. Qualora il vettore non sia ancora noto o cambi rispetto a quando si effettua la prenotazione, la compagnia deve comunque informare il passeggero prima dell’imbarco.
Roma, 05-02-2013