ENAC: Ente Nazionale per l'Aviazione Civile

Comunicato Stampa n. /2005

L’ENAC D’INTESA CON IL MINISTRO LUNARDI CHIEDE ALLA COMMISSIONE EUROPEA ED ALL’ICAO L’ADOZIONE URGENTE DI PROVVEDIMENTI PER RINFORZARE LA SICUREZZA AEREA

L’ENAC, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, di intesa con il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Pietro Lunardi, ha deciso di chiedere al Commissario Europeo Barrot e all’ICAO l’adozione di provvedimenti d’urgenza per la sicurezza aerea, al fine di tutelare i cittadini italiani ed europei che viaggiano all’estero.

In particolare chiede che:

1. Venga rinforzato il programma di verifica sull’affidabilità dei controlli in tutti gli Stati membri ICAO (USOAP) con evidenza pubblica degli esiti di tali verifiche;

2. che la UE effettui in affiancamento all’ICAO controlli in loco secondo gli standard europei con la facoltà di verificare anche le compagnie non operanti in Europa che ne facciano richiesta, come del resto già fa l’ENAC in Italia nel momento in cui la compagnie fanno richiesta di autorizzazione al volo, e come specificato nel pacchetto di emendamenti proposto dall’Italia la scorsa settimana (in particolare l’emendamento numero 4 che recita: “Una volta definiti a livello europeo standard tecnici comuni, le compagnie aeree estere anche non operanti nei Paesi della Comunità possono richiedere di sottoporsi alle verifiche al fine di poter essere considerate operative sullo standard europeo ovunque esse si trovino ad operare”);

3. che tutti gli emendamenti proposti la scorsa settimana dall’Italia siano esaminati con la massima urgenza a livello di Commissione e di Parlamento europeo;

Una volta approvato il Regolamento europeo per le certificazioni, che dovrà essere varato a livello UE, le compagnie estere che accetteranno tali controlli e che li supereranno con esito positivo, saranno inserite nell’apposita lista di compagnie accettabili secondo gli standard UE (lista che dovrà pertanto contenere, oltre alle compagnie che operano in Europa, anche quelle che operano esclusivamente all’estero) e a cui i cittadini europei potranno fare riferimento quando viaggiano nel mondo.

Roma, 05-09-2005