ENAC: Ente Nazionale per l'Aviazione Civile

Comunicato Stampa n. /2005

WIND SHEAR: A PALERMO PROCEDE IL PROGRAMMA DI RICERCA - AD UN ANNO DALLA FIRMA DEL PROTOCOLLO ENAC-ENAV-GESAP PRIMI RISULTATI DEGLI STUDI E DELLE APPLICAZIONI SUL CAMPO

Comunicato Stampa congiunto: ENAC - ENAV - GESAP

Sono stati presentati, oggi, dal Presidente dell’ENAC On. Vito Riggio, dal Presidente dell’ENAV Gen. Bruno Nieddu e dall’Amministratore Delegato della GESAP dott. Giacomo Terranova, i primi risultati del programma mirato all’individuazione di sistemi e procedure per una soluzione delle problematiche legate al wind shear (fenomeno caratterizzato da repentine variazioni di direzione ed intensità del vento) nelle aree aeroportuali al fine di garantire maggiori livelli di sicurezza.

Il progetto, che ha preso il via a giugno 2004 con la firma del protocollo da parte di ENAC-ENAV-GESAP, intende realizzare a Palermo un “sistema integrato” di più tecnologie che faccia da guida per tutti gli aeroporti italiani colpiti dal fenomeno, acquisendo i contributi di tutti i soggetti operanti nel settore in Italia e all’estero. L’obiettivo finale è di arrivare al rilevamento immediato dei fenomeni del wind shear in modo da rendere tempestivo l’allerta ai piloti.

Durante questi primi quindici mesi di lavoro sono stati ultimati alcuni studi e sono state intraprese importanti iniziative nel rispetto dei tempi fissati dal protocollo. Innanzitutto è stato completato lo studio climatologico su Palermo allo scopo di inquadrare la situazione specifica dell’aeroporto e di fornire indicazioni per una più precisa progettazione del sistema. E’ stato anche firmato il contratto per la realizzazione della prima fase del sistema integrato, che prevede l’istallazione di un radar ad hoc, di sensori anemometrici digitali per il Low level (fornisce dati di vento ai bassi strati dell’area aeroportuale) e di strumentazione Sodar utile per la scansione dei dati dell’atmosfera su un piano verticale. I sensori anemometri digitali e la strumentazione Sodar sono attualmente in fase di collaudo e saranno operativi entro quest’anno.

I costi dell’intero progetto trovano copertura nei fondi di bilancio di ENAV.

Le iniziative sono state affiancate dalle seguenti azioni:

· Utilizzo delle esperienze dell’aeroporto americano di Junot (simile agli scali italiani a rischio) e di Hong Kong (più complessa in assoluto), considerati come “punto di partenza” da cui acquisire i punti di forza.

· Consulenza con la FAA, che detiene l’esperienza più avanzata a livello mondiale nella soluzione del problema.

· Coinvolgimento e collaborazione con Enti di ricerca, piloti ed associazioni di categoria.

· Identificazione di soluzioni originali ed innovative sia sotto il profilo tecnologico (integrazione dei vari sistemi) che operativo (interfaccia uomo-macchina dedicato all’ottimizzazione delle procedure).

L’esperienza che si sta acquisendo sul sistema di Palermo sarà posta a base dei successivi interventi presso gli altri aeroporti italiani interessati dal fenomeno.

Il programma visto come approccio integrato si avvale dell’esperienza e della collaborazione di tutte le associazioni piloti e quale presupposto scientifico , si basa sugli studi climatologici effettuati dall’ENAV e dal ISAC – CNR.

Dichiarazioni Vertici:

On. Vito Riggio, Presidente ENAC:

L’implementazione tecnologica e la modernizzazione infrastrutturale degli aeroporti rappresentano obiettivi fondamentali del programma di sviluppo del trasporto aereo nazionale. Ogni passo che viene fatto con l’obiettivo di innalzare ulteriormente la sicurezza del volo accresce la fiducia di tutti i soggetti del settore e dei cittadini che scelgono l’aereo per i propri spostamenti. Il percorso che si sta compiendo con questo protocollo di intesa è basato su una condivisione di esperienze e di alte professionalità ed è finalizzato ad accrescere la conoscenza e la governabilità del fenomeno del wind shear.

Gen. Bruno Nieddu, Presidente ENAV:

La sicurezza è la nostra missione. Nella concretezza che contraddistingue l’azione di Enav stiamo rispettando il programma modulare che ci eravamo prefissati con ENAC e GESAP per affrontare realmente questo complesso fenomeno meteoro

Roma, 19-09-2005