ENAC: Ente Nazionale per l'Aviazione Civile

Comunicato Stampa n. /2005

L’ENAC HA INCONTRATO LE COMPAGNIE AEREE NAZIONALI, I TOUR OPERATOR ED ASSAEROPORTI PER INTENSIFICARE IL PRESIDIO DEL SETTORE DURANTE LE PROSSIME FESTIVITÀ - L’ITALIA AL SECONDO POSTO IN EUROPA PER CONTROLLI SU OPERATORI STRANIERI

L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha incontrato oggi i vettori aerei nazionali, i gestori aeroportuali ed i tour operator per un coordinamento generale finalizzato al rafforzamento del settore del trasporto aereo durante le feste di fine ed inizio anno.

Il Presidente Vito Riggio ed il Direttore Generale Silvano Manera hanno invitato tutti i soggetti del sistema ad aumentare i rispettivi presidi di competenza in considerazione del previsto intensificarsi del traffico legato alle festività invernali, affinché, sempre nel massimo rispetto di elevati standard di sicurezza, venga assicurata la qualità dei servizi resi agli utenti e sia garantito il rispetto dell’applicazione della Carta dei Diritti del Passeggero.

In previsione dell’incremento dei movimenti aerei nelle prossime settimane, l’ENAC potenzierà anche la propria azione di sorveglianza sugli operatori nazionali e, più in generale, su tutto il settore con ulteriori controlli sui voli charter operati con velivoli in noleggio; con ispezioni SAFA mirate; con il monitoraggio delle condizioni di efficienza degli aeromobili; con la verifica dell’impiego degli aeromobili da parte delle compagnie e delle turnazioni degli equipaggi; con l’incremento dell’attività ispettiva aeroportuale; con il monitoraggio della qualità dei servizi agli utenti.

Nel corso della riunione, l’ENAC ha presentato ai convocati una panoramica delle più recenti attività di controllo realizzate dall’Ente, a partire dalla attività di sorveglianza sugli operatori stranieri, che viene realizzata attraverso le ispezioni SAFA (Safety Assessment of Foreign Aircraft), programma che consente ispezioni ad operatori stranieri in transito sugli aeroporti nazionali, fermo restando che tali controlli non sono in nessun modo sostitutivi dei controlli primari e strutturali che sono responsabilità esclusiva di ciascun Stato di immatricolazione degli aeromobili. L’Italia con 834 ispezioni realizzate (dato aggiornato a ieri, 12 dicembre) è al secondo posto in Europa, dietro la Francia.

Obiettivo del 2005 era quello di realizzare il 20% in più delle ispezioni rispetto all’anno precedente. L’obiettivo è stato raggiunto e superato con un incremento del 33% dei controlli rispetto al 2004. Di queste 834 ispezioni, 309 sono state realizzate nel periodo estivo. Sono stati ispezionati 302 operatori di 78 Paesi esteri. 7 operatori esteri sono stati temporaneamente rifiutati. 92 aeromobili sono stati fermati per azioni correttive.

In merito alla compagnia aerea Tuninter, il vettore tunisino coinvolto nell’incidente del 6 agosto u.s. e successivamente sospeso dall’operatività sul territorio nazionale il 7 settembre scorso, l’ENAC ha informato di aver realizzato a fine ottobre due visite in loco su tale compagnia. Sono emersi alcuni rilievi e sono state richieste delle azioni correttive che la compagnia deve mettere in atto al fine del ripristino dell’autorizzazione a volare sull’Italia. Al momento l’ENAC è in attesa del piano di rientro dei rilievi. Il completamento del piano verrà comunque verificato con ulteriori visite in Tunisia.

La riunione, inoltre, ha rappresentato l’occasione per iniziare ad affrontare il tema della lista nera europea dei vettori considerati a rischio, alla luce del recente via libera dell’Europarlamento e del Consiglio dei Ministri dei Trasporti dei 25 Paesi membri dell’Unione Europea che hanno approvato la definizione e la pubblicazione della cosiddetta “black list” a partire dai primi mesi del 2006.

In base al nuovo Regolamento che dovrebbe entrare in vigore il 20 gennaio 2006 e che porterà all’emissione della prima lista nera indicativamente entro il 20 marzo 2006, viene istituito un elenco dei vettori che per motivi di sicurezza sono vietati nei Paesi della Comunità; sono definiti i criteri comuni per vietare un vettore dall’effettuare voli negli aeroporti comunitari; ogni Stato dell’Unione deve fornire i dati sui vettori vietati nel proprio territorio; l’elenco è stilato dalla Commi

Roma, 13-12-2005